La storia della Bussola comincia molto tempo fa, quando Tizzana era ancora un castello e quando Catena era un confine che divideva le due città di Firenze e Pistoia e in cui si richiedeva il pagamento di un dazio (un fiorino signori! Un fiorino!).

La storia della famiglia Ianda si é da sempre intrecciata con le vicende della casa in cui si trova la locanda. I nostri antenati ci vivevano già nel XVII secolo quando Raniero Ianda ,allora prete di Tizzana, fratello di Gaspero nostro bis bis bis nonno,l’acquistò.

Nel XIX secolo oltre all’attività di macelleria, da sempre esercitata dalla nostra famiglia fu aperta la trattoria fiaschetteria “Giuseppe Garibaldi” fino ai primi del novecento.Nel 1963 Gino e Rosalba riaprirono il ristorante e la locanda con poche camere da affittare alla gente di passaggio allora molto frequente. Nel 1977 con la chiusura della macelleria coincide la prima sistemazione del ristorante e nel 1984 un ampliamento della locanda e10 camere,in quell’anno inizia ad occuparsi dell’attività Moreno.

In cinquant’anni di attività la Bussola é cresciuta, migliorata, cambiata, ha allietato per molti anni i fedeli clienti che qui venivano per assaporare la cucina toscana la buona compagnia, il fuoco caldo. Per molti tra di loro la Bussola é stato il luogo dove festeggiare Natali, Matrimoni, Battesimi, per diventare un posto infine caro a molti.

Con Moreno nella gestione si é affiancata la moglie Franca, e un’altra generazione con il loro figlio Edoardo. Tutt’oggi il menù cresce, si rinnova, si reinventa, sempre con un occhio attento per i prodotti locali, per la tradizione, per i “piatti del cuore”, per i presidi slow-food, per la qualità. Ma ciò che rende speciale questa locanda sulla strada che collega ancora Firenze e Pistoia, ai piedi delle colline del Montalbano, ciò che si percepisce mangiando la ribollita o assaggiando il maialino é che questo é un luogo dell’anima.
Sedetevi a tavola e fatevi raccontare questa storia da noi.